Sassari. “Dipendenze: rappresentazione in due atti”: è questo il tema della due giorni di alta formazione e di sensibilizzazione della popolazione sul tema delle dipendenze da sostanza e del gioco d’azzardo patologico, organizzato dalla Asl di Sassari e dalla Asl di Cagliari.

“L’analisi delle problematiche di approccio, trattamento e riabilitazione a questo genere di problemi, nonché il confronto e la discussione in aula e nel teatro, permetterà ai giovani di fare un’esperienza altamente significativa, profonda, educativa e formativa con lo scopo di veicolare significati, valori e messaggi sui corretti stili di vita. Aiuterà, inoltre, a scardinare alcuni luoghi comuni diffusi tra i giovanissimi: “Smetto quando voglio”; “La canna fa meno male delle sigarette”; “Sono droghe naturali”; “gioco ancora 5 minuti e smetto”; “Lo faccio una volta sola … per provare””, dichiara Paolo Milia, direttore del Servizio Dipendenze Patologiche della Asl n. 1. “Vuole inoltre essere un momento di confronto per la promozione di buone pratiche, inserendosi inoltre nell’ambito della Promozione della salute, della Prevenzione di comunità oltre che della sensibilizzazione sui corretti stili di vita sia negli adulti significativi, che hanno compiti e relazioni educativo-formative, sia negli adolescenti e giovani adulti”.

L’evento, in programma nelle giornate del 6 e 7 maggio 2024, punta ad essere un momento di confronto fra diverse figure professionali, con differenti formazioni di base e appartenenti a diverse realtà territoriali, tutte comunque impegnate nel trattamento delle dipendenze. L’incontro si pone quindi come un momento di arricchimento del bagaglio di conoscenze di ciascun operatore sul fenomeno delle dipendenze sia per quanto concerne la dimensione scientifica sia per quanto attiene alla dimensione psico-sociale e terapeutico-riabilitativa.

Il progetto formativo si articola in due giornate, la prima (lunedì 6 maggio) dedicata alle dipendenze da sostanza, la seconda (martedì 7 maggio) al gioco d’azzardo patologico: la mattina sarà dedicata al lavoro di studio e approfondimento con relazioni tematiche sul fenomeno delle dipendenze. Il pomeriggio, invece, utilizza la forza espressiva teatrale, con la visione di due rappresentazioni dalla grande efficacia comunicativa: STUPEFATTO (Dipendenze da Sostanze, il lunedì pomeriggio) e GRAN CASINO’ (Gioco d’Azzardo Patologico, il martedì pomeriggio). Alle sessioni pomeridiane parteciperanno sia gli operatori, sia i giovani ragazzi delle scuole superiori e i ragazzi inseriti nelle comunità e nei servizi che operano nel territorio. Nei limiti della capienza dell’auditorium (di via Monte Grappa a Sassari) la rappresentazione è aperta alla popolazione.

La due giorni vede la collaborazione della Regione Sardegna, della Società Italiana di Psichiatria e Psicopatologia Forense (SIPPF), della Sezione Sarda della Società Italiana di Psichiatria (SIP Sez Sardegna), nonché della Sezione Sarda della Società Italiana delle Tossicodipendenze.

“L’evento si inserisce all’interno di un processo, lento ma di costante cambiamento del servizio per le dipendenze, ed è inserito in un progetto di più ampia riforma dell’assistenza sanitaria territoriale che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alle cure del cittadino, soprattutto a tutela delle fasce più fragili della popolazione (giovani, anziani, salute mentale, dipendenze), che vede i professionisti della salute impegnati in prima linea nella prevenzione di comportamenti e abitudini non salutari e, contestualmente, nella promozione di corretti stili di vita soprattutto tra gli adolescenti e i giovani adulti”, dichiara il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi.

Alcuni numeri
Gioco d’azzardo patologico (Gap)
In Sardegna sono presenti circa 5.000 punti vendita di giochi pubblici, con una disponibilità pro capite di circa 1 esercizio ogni 648 residenti sardi, per un totale di 10.000 apparecchi presenti sul territorio regionale, con una macchina ogni 157 abitanti.
Nel 2020, in Sardegna, dai giochi su rete fisica, sono stati raccolti quasi 1 miliardo di euro (2,4% del totale nazionale), con una raccolta pro capite di circa 600 euro; ai quali si aggiungono 1 miliardo di euro dalla raccolta su canale telematico (quasi il 3% del totale nazionale), corrispondente a circa 700 euro pro capite. Nel corso del 2020, la raccolta pro capite per il gioco su rete fisica ha subito una riduzione del 42% in Sardegna e del 53% sul territorio nazionale.
A livello regionale, i valori più alti di raccolta pro capite su canale fisico sono stati registrati nelle province di Cagliari e Sassari, pari rispettivamente a 658 e 630 euro per abitante.

Sostanze
Il 63% dell’utenza in trattamento per droga è in carico ai servizi per uso primario di oppiacei, con l’eroina che rimane la sostanza primaria più usata dall’insieme degli utenti in trattamento presso il Servizio delle Dipendenze della Asl di Sassari, che nel 2023 ha superato i 2.200 pazienti in trattamento.
A livello nazionale, la cocaina risulta sostanza primaria d’abuso nel 38,5% dei casi in trattamento, con un costante trend di incremento nel corso degli anni.
L’accesso ai servizi per uso primario di cannabis riguarda circa il 24,8% dei nuovi utenti.