Un mese, tre concerti, tre produzioni originali. Maggio è alle porte, la Primavera attende di sbocciare in tutto il suo armonico e accogliente splendore a Berchidda, la musica non stoppa la sua rincorsa al piacere dell’ascolto e della condivisione. Per questo il mese di maggio porta con sé tre preziose perle, incastonate ancora una volta ad arte sul diadema che racconta la terza stagione del progetto Insulae Lab, affidato alla direzione artistica di Paolo Fresu.

Si comincia il 03 maggio 2024 (h 21) con l’attesissimo spettacolo griffato Martin Mayes (“Massi Erratici”) sviluppato in prova e sul palco insieme a Massimiliano Dragoni e Carlo Spiga. Si continua l’11 maggio 2024 (h 21) con il progetto in musica di Rino Cirinnà (“Sketches of Islands”), accompagnato sul palcoscenico da Seby Burgio, Francesco Puglisi e Francesco de Rubeis. Chiusura del mini ciclo in programma il 25 maggio 2024 – orario e location da definire – con “Heritage” di Bobo Ferra e Salvatore Maiore.

Il primo appuntamento fronte palco è con “Massi Erratici”. Un’esperienza d’ascolto unica, creazione bella e rara da “incontrare”. L’idea nasce nel cuore dell’indagine sui massi erratici, enormi blocchi di roccia che abbandonata la roccia madre in un tempo non noto si “ritrovano” chissà come in luoghi spesso molto distanti dalle origini. Dal desiderio di spiegare il fenomeno, lavorato spesso in maniera affabulatoria, nasce lo sviluppo di questa straordinaria produzione originale targata Insulae Lab scaturita dalla fusione d’arti di Martin Mayes, Massimiliano Dragoni e Carlo Spiga.

Il primo attesissimo appuntamento è in programma il 03 maggio alle ore 21 negli spazi del teatro “Santa Croce” in piazza del Popolo a Berchidda. Biglietto intero al costo di 10 €; disponibili anche i mini abbonamenti di 5 concerti a 40 €. Vendita operativa sul circuito TicketMaster.it. Prenotazioni e info – anche WhatsApp – al 3426476726.

Martin Mayes (corno, corno delle Alpi, conchiglia e corni pastorali). Il City of London Festival l’ha descritto come “Architetto dell’immaginazione musicale”. Nato in Scozia, ha studiato musica all’Università di York (Inghilterra) e ha iniziato la carriera nell’ambiente sperimentale della Londra degli anni 70 facendo concerti, performance e teatro di strada e sviluppando un approccio eclettico e multi-disciplinare alla musica. Abita a Torino dal 1982. È attivo da più anni in progetti propri e in collaborazioni inusuali che affrontano diversi aspetti della vita. Collegandosi a scritti dell’etnomusicologo sardo Nicola Spanu sui riti e tradizioni musicali e sonori della Sardegna ha esplorato come il suo lavoro non vede confini tra i eventi musicali e i laboratori con i bambini. Con un approccio affabulante, esplora le potenzialità musicali degli spazi e degli oggetti utilizzando l’improvvisazione per fare affiorare le particolarità, le bizzarrie e le irregolarità dei suoni e della musica. Ha suonato in vari progetti di Cecil Taylor – pianista americano e uno dei fondatori del free jazz – e di David Jackson – sassofonista del gruppo rock Van de Graaf Generator. È stato membro fondatore nel 1990 dell’Italian Instable Orchestra, uno dei più importante big band di jazz creativo. Nel 2004 è stato commissionato dal City of London Festival per creare e realizzare “A Tale Tolled”, ciclo di 3 concerti in solo nella chiesa storica St Mary-le-Bow. Nel 2019, su commissione del Torino Jazz Festival, ha co-creato Fiati con l’attore Oliviero Corbetta. Dal 2019 collabora con Legambiente per la Carovana dei Ghiacciai e nel 2022 è stato nominato uno dei Testimonial del progetto. Il 2023 ha visto l’avviarsi di un nuovo progetto con il pianista Emanuele Sartoris dal titolo “Musica e Memoria”. Dal 2004 a tutt’oggi fa parte dell’equipe di artisti di Torino della fondazione internazionale MUS-E creata dal violinista Yehudi Menuhin. Crea e conduce progetti per i bambini delle scuole elementari. Nel 2020 è uscita la sua prima pubblicazione accademica. È tornato al festival di Newcastle nell’ottobre 2023 per una nuova conferenza di Andy Hamilton.

Carlo Spiga (launeddas). Nasce a Cagliari nel 1983. Parallelamente all’attività di artista visivo con l’associazione Cherimus ha intrapreso un percorso di ricerca musicale multidisciplinare, in giovane età come batterista di numerose formazioni rock e metal dell’isola (Erika, Icy Steel, Atro, per elencarne alcuni) per poi approdare allo studio delle launeddas con il maestro Renzo Zucca, attraverso le quali inizia un viaggio di riscoperta della musica sarda, alla ricerca delle sue radici più profonde, tracciando un minimo comune denominatore tra contesti musicali diversi. Dal 2012, con lo pseudonimo di Makika (alter ego incarnato in una vecchia chitarra), unisce le diverse esperienze musicali e reinterpreta il patrimonio musicale sardo mettendolo in relazione con sonorità diverse, dalla tradizione siberiana al metal, dalla drone music alle complesse strutture ritmiche della musica africana, riducendo questa ricerca in composizioni acustiche ed elettroacustiche. Partendo dalla tradizione del bàsciu e contra campidanese Carlo Spiga inizia lo studio del canto gutturale che lo porterà a esibirsi con le sue personali reinterpretazioni del repertorio sardo sino al primo festival internazionale Xöömei in the Center of Asia, nella Repubblica di Tuva in Russia. Nelle sue esibizioni dal vivo Carlo Spiga suona: chitarra, sampling, voce gutturale, trunfas, nastri magnetici, launeddas e electroneddas, batteria e percussioni. Numerosissime e variegate – molte di alto livello – le performance regalate alle platee di Sardegna d’Italia e d’Europa, le collaborazioni, i seminari e i festival cui ha partecipato.

Massimiliano Dragoni (campane, salterio, dulcimelo, percussioni). Percussionista, polistrumentista, laureato in Filosofia, Storia della Filosofia Medievale applicata Storia della Musica Medievale e Rinascimentale, specializzato in musica antica – Medioevo, Rinascimento e primo Barocco – e musica della tradizione orale europea. Per la ricerca si occupa del rapporto tra cultura orale e scritta e tra musica antica e filosofia, specializzandosi in particolar modo sulle opere di Boezio e Jacobus da Liegi. Ha frequentato corsi di specializzazione in Italia e all’estero (teoria, paleografia musicale, prassi esecutiva, filologia, Filosofia della musica, ricerca etno-musicologica) fra Università degli studi di Perugia, Conservatorio di Pesaro, Centro di musica antica di Ginevra, Scuola Interamnense di Roma, L’Aquila-musica antica, Corsi di musica antica di Urbino, Corsi di musica tradizionale di Modena, Centro studi Ecòle Britten- Perigeaux e tanti altre sedi prestigiose. È iscritto al programma del Dottorato di ricerca in Musicologia dell’Università di Tour (Fr). Dal 1996, svolge un’ampia attività concertistica in Italia e all’estero con numerosi ensemble. Direttore artistico del Festival Musica dalla Torre di Marciano della Chiana e collaboratore delle stagioni musicali del Museo della Cattedrale di San Rufino di Assisi, Co-direttore artistico del Festival DeMusicAssisi. È docente, co-fondatore dell’Accademia di Arti Antiche Resonars di Assisi specializzata nella didattica della musica antica. Socio della cooperativa Officine della Cultura di Arezzo, con la quale collabora nella produzione musicale e teatrale. Vice-direttore dell’Orchestra multietnica di Arezzo. Fondatore e presidente dell’Associazione Ritmi Aps. Ha inciso dischi per importanti case discografiche e ha collaborato con alcune Radio nazionali e internazionali. Ha inciso colonne sonore per film e documentari.

Martin Mayes.
Credito foto: Mirko Silvestrini