Imparare a percepire il mare e l’acqua non come pericolo ma come elemento che unisce, come spazio in cui sentirsi liberi e tutti uguali e come ponte tra mondi e culture differenti. È il cuore del progetto sportivo-umanitario Sardinia-Dakar realizzato in Senegal lo scorso novembre dall’Associazione Sportiva Progetto ALbatroSS con il sostegno della Uisp di Sassari, dell’Aquatic Team di Porto Torres e della Fondazione di Sardegna e documentato nel docufim “Sardinia-Dakar, circondati dall’acqua” che questa mattina è stato proiettato al Teatro Comunale Andrea Parodi di Porto Torres. Manolo Cattari, Loredana Barra e Giuseppe Salis Farina, protagonisti del docufilm insieme a Baro Ka Der e Mattia Uldanck, hanno spiegato alle studentesse e agli studenti degli istituti scolastici cittadini che hanno partecipato alla proiezione, gli obiettivi del progetto che mira a costruire un legame culturale e circolare tra la città di Porto Torres e il Senegal per il potenziamento reciproco della capacità di educazione e di inclusione grazie allo sport. In particolare, nel docufilm, si sottolinea il collegamento, attraverso il concetto di privazione della libertà poi riconquistata, tra le isole dell’Asinara e di Gorée da dove partivano le navi schiaviste dirette nelle Americhe. All’evento, patrocinato dal Comune di Porto Torres, ha preso parte l’assessora alle Politiche sociali e giovanili Simona Fois che ha sottolineato l’attenzione dell’amministrazione comunale nella promozione di tutte quelle iniziative che rafforzino i principi di uguaglianza e di solidarietà tra popoli e individui. Rivolgendosi alle studentesse e agli studenti ha parlato dell’importanza, in un periodo storico come quello in cui stiamo vivendo, di coltivare amicizie tra culture diverse. «Viaggiare, anche solo con la mente e con la fantasia – ha detto – consente di riempire una valigia ideale di tanti bei valori che vi accompagneranno e vi aiuteranno nel corso di tutta la vostra vita e grazie ai quali vi sentirete parte integrante di una comunità che non ha confini». Alla proiezione hanno preso parte anche alcuni ospiti del progetto Sai (Sistema Accoglienza Integrazione) di Porto Torres, gestito da Arci Meditterraneo, che hanno offerto una toccante testimonianza del loro viaggio per arrivare in Italia e della loro esperienza di integrazione nel territorio turritano. «Siamo felici di averli qui con noi oggi – ha aggiunto Simona Fois – perché testimoniano come il progetto Sai permetta a persone che nel loro paese vivono in situazioni di grande difficoltà di avere le nostre e le vostre stesse tutele. Siamo più fortunati ed è giusto condividere la nostra fortuna con chi non ce l’ha»